LA PAROLA DEL MEDICO
La magnetoterapia è l’impiego dei campi magnetici pulsati a bassa frequenza,oppure l’impiego di emissioni elettromagnetiche complesse ad alta frequenza,con finalita’ di cura medica. Le onde elettromagnetiche a bassa frequenza sono comprese tra 5 e 100 hertz.Le onde elettromagnetiche a piu’ alta frequenza sono superiori a 1 mega-hertz.Le prime sono emesse da un solenoide,le seconde da antenne.Si tratta comunque sempre di frequenza relativamente basse e con intensita’ variabile da 20 a 40 Gauss. I campi magnetici pulsati a bassa frequenza vengono prodotti artificialmente da “strumenti” elettromagnetici che generano un campo elettromagnetico di bassa intensita’ e frequenza. Le emissioni elettromagnetiche sono gia’ naturalmente presenti in natura,ad esempio l’elettromagnetismo terrestre ( con una intensita’ di campo pari a 0.5 Gauss ) su cui si basa la bussola,le fasi lunari,le maree,gli effetti biologici dei cambi di clima stagionali. Studiati fino dall’ antichita’ ed applicati empiricamente fino dal 1500 d.c., le onde elettromagnetiche che prendiamo in considerazione sono quelle cosiddette non ionizzanti. Le onde elettromagnetiche si distinguono in ionizzanti e in non-ionizzanti. Le onde elettromagnetiche non-ionizzanti,impiegate in magnetoterapia, presentano una frequenza ed una intensita’ molto piu’ basse. Si tratta di onde che non interagiscono direttamente con la materia,non vengono assorbite dagli organi e dai tessuti biologici,ma esercitano una influenza bio-fisica sui tessuti. Le onde elettromagnetiche non ionizzanti sono comprese tra i 10 MHZ ( megahertz ) e 300 GHZ ( gigahertz ) ,con una lunghezza d’onda compresa tra 0.3 e 10.000 metri al secondo;in questo intervallo sono comprese le radiofrequenze utilizzate nelle comunicazioni radio-televisive,il radar e le applicazioni mediche fisioterapiche ( radar,ultrasuoni,magnetoterapia ). Le onde elettromagnetiche sono impiegate nella terapia fisica riabilitativa con effetti antalgici, nell’osteoporsi,nella patologie infiammatorie,nel riequilibrio neuro-immuno-endocrino ( secondo il moderno approccio biologico e medico-scientifico ai processi metabolici e regolativi integrati,definiti dalla PNEI : psico-neuro-endocrino-immunologia ). Nel lontano 1934,un medico americano di NewYork dr.Abraham Ginsberg,studiando le applicazioni delle onde radio, con l’aiuto di un fisico dr. A.S. Mlinowski, elaboro’ un metodo per rendere pulsante l’energia elettro-magnetica ( la presenza di intervalli tra piu’ impulsi,permette al dispersione di calore e ne limita gli effetti collaterali dovuti ai riscaldamenti dei tessuti ). Negli anni successivi,il dr. Ginsberg brevetto’ e promosse la diffusione di strumenti di magnetoterapia ad alta frequenza. Successivamente,autori tedeschi ,a partire dal biologo tedesco Leusden ,hanno ulteriorormente sviluppato gli studi in direzione anche delle basse frequenze,suscitando interessi internazionali. Al 1957 risalgono le prime applicazioni,con successo, sull’osteoporsi da parte di Yasuda e Fukuda .
MECCANISMI DI AZIONE DELLA MAGNETOTERAPIA
Sia nella letteratura scientifica,che nelle evidenze cliniche,,emerge che la MAGNETOTERAPIA esplica sinteticamente QUATTRO EFFETTI BIOLOGICI ,con quattro meccanismi di azione :
a ) cellulare e subcellulare ( citocromi e mitocondri )
b) interstiziale e tissutale
c) tangenziale
d ) bioumorale
a) Il meccanismo CELLULARE consiste nell’azione,ampiamente dimostrata,dell’elettromagnetismo sulla membrana cellulare.Ogni cellula del nostro corpo è provvista di tre strati semipermeabili,con un mantello lipoproteico e “ canali “ di passaggio per gli scambi tra l’interno e l’esterno della cellula stessa.L’equilibrio “ elettrico “ è garantito dagli ioni Sodio e Potassio intra ed extracellulare ( pompa sodio-potassio ).Quando la cellula ( e con essa i tessuti e gli organi che sono formati da piu’ cellule ) subisce una depolarizzazione,si altera l’equilibrio ionico.Pertanto,per effetto di eventi traumatici, meccanici, fisici o chimici si verifica un potenziale di lesione con formazione di edema ed attivazione di sostanze mediatrici dell’infiammazione. La magnetoterapia agisce ripolarizzando le strutture cellulari,riducendo l’edema e la catena degli eventi infiammatori. In sostanza tutte le patologie,sia acute che croniche,possono giovarsi dell’effetto benefico della magnetoterapia.
b) Il meccanismo INTERSTIZIALE consiste nell’azione,scientificamente dimostrata,che le onde elettromagnetiche agiscono biologicamente a livello delle molecole proteiche presenti nel tessuto connettivo ( e quindi in tutto il corpo ).Il collagene rappresenta la struttura proteica interessata dall’ effetto biofisico e biologico della magnetoterapia.Il collagene,formato da proteine particolari come la prolina e l’idrossiprolina,costituisce il 9% di tutto il nostro corpo. Le proteine contenute nel collagene presente tra le cellule si comportano come calamite elementari.Queste proteine sono dotate di proprieta’ piezoelettriche e si comportano come cristalli liquidi che trasformano una energia fisica in eventi elettrochimici. Quando le proteine sono sollecitate da un campo magnetico, iniziano una rotazione micrometrica,ritornando alla posizione originale quando il campo si interrompe.L’effetto TISSUTALE si esplica nei confronti della concentrazione di Ossigeno nei tessuti;infatti l’emoglobina,ferromagnetica,viene attivata nelle sedi di applicazione terapeutica magnetoterapica,attraverso il richiamo dei campi magnetici, con effetto simile alla ossigenoterapia iperbarica.
c) Il meccanismo TANGENZIALE consiste nell’effetto sul tessuto osseo delle onde elettromagnetiche. Gli studi di Yasuda e Fukuda,risalenti al 1957,e di Bassett del 1962, hanno fatto da apripista all’utilizzo della magnetoterapia nelle lesioni ossee da traumi o da riduzione del tenore calcico. Infatti sfruttando l’effetto piezoelettrico o meccanico-vibratorio delle onde elettromagnetiche sulla superficie ossea,si ottiene una stimolazione delle cellule che producono tessuto osseo ( osteoblasti ) ed una maggiore attivata’ di riassorbimento osseo da parte degli “ osteoclasti “,per effetto diretto sulle fibre collagene. In tal modo si accelera la formazione del callo osseo, favorendo tutti gli effetti riparativi in caso di fratture. Normalmente una frattura guarisce in un lasso di tempo compreso tra i due ed i quattro mesi,in base all’entita’ del danno fratturativo.In qualche caso, il consolidamento di una frattura, con la formazione di un callo osseo valido, può avvenire anche in sei mesi;questo succede in caso di TRAUMA GRAVE quando il trauma fratturativo si accompagna a schiacciamento di altri tessuti,cuteneo e muscolare ad esempio, con infezioni concomitanti; quando il soggetto traumatizzato e’ IMMUNOCOMPROMESSO (con poche difese) o è affetto da DIABETE;quando il trauma avviene in eta’’avanzata ed il soggetto e’’OSTEOPOROTICO. In questi casi, alcuni importanti LAVORI SCIENTIFICI,pubblicati in letteratura medica internazionale,hanno dimostrato l’efficacia della magnetoterapia nelle fratture recenti della tibia ( Fontanesi 1986 ),nel ritardo di consolidazione della tibia ( Sharrad 1990 con uno studio in doppio- cieco ),nelle fratture femorali recenti ( Betti 1997 con uno studio in doppio-cieco ). Grazie a queste sperimentazioni,la magnetoterapia è stata INSERITA NEL NOMENCLATORE TARIFFARIO NAZIONALE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO,pertanto i trattamenti di magnetoterapia erano erogati anche negli ospedali e nelle strutture ospedaliere ed ambulatoriali accreditate.Dallo scorso anno,e solo per motivi economici di risparmio,la magnetoterapia non viene piu’ rimborsata dal SSN. Per quanto riguarda l’OSTEOPOROSI,l’effetto positivo della magnetoterapia sugli OSTEOBLASTI è stato dimostrato da Zhang X.,Zhang J.,QU X.,Wen J., in un recente lavoro pubblicato sulla rivista internazionale Elecromag. Biol. Med. nel 2007,uno studio di laboratorio in vivo,che conferma l’efficacia della magnetoterapia nel trattamento per lungo tempo dell’osteoporosi. Con l’impiego della magnetoterapia per lungo tempo si ottiene un effetto positivo sull’osteoporosi,favorendo la ricostruzione del tessuto osseo e riducendo la perdita del calcio.
d) L’effetto BIO-UMORALE consiste nell’azione diretta delle onde elettromagnetiche sul complesso sistema neuro-endocrino-immunologico.E’ lo stesso sistema che viene stimolato dall’uso di un’altra terapia “ naturale “ come l’Agopuntura. Esistono evidenze scientifiche che le modificazioni di energia indotte da campi elettromagnetici a bassa frequenza agiscono direttamente sia sul sistema endorfinico( con effetti positivi sulla percezione del dolore ),sia sul sistema ghiandolare endocrino. L’azione sui mediatori chimici della trasmissione ormonale,sui mediatori chimici dell’infiammazione e dei neuro-trasmettitori,sempre agendo sulle cellule e sulle proteine,è responsabile degli effetti terapeutici della Magnetoterapia. Il riequilibrio nervoso,l’induzione di un sonno piu’ fisiologico,un maggiore riequilibrio ormonale anche nelle eta’ critiche,un maggiore controllo del dolore con innalzamente della soglia di percezione,sono tutti eventi biologicamente positivi dovuti alla magnetoterapia. In sostanza,la magnetoterapia rappresenta uno strumento terapeutico che esplica una azione molto ampia su una pluralita’ di situazioni para-fisiologiche o francamente patologiche che hanno in comune :il dolore,l’infiammazione,il deficit funzionale. La magnetoterapia trova applicazione nella patologia ortopedica e reumatologica, in primo luogo, nel consolidamento delle fratture e nell’osteoporosi; nelle patologie dermatologiche ed angiologiche;in tutti casi di infiammazione ed edema; nel riequilibrio delle funzione neurovegetative, nel recupero di lesioni croniche nel malato oncologico sottoposto a radioterapia, nella riabilitazione,con impulsi magnetici controllati,della funzione vescicale e sessuale nella prostatectomie radicali e nella riabilitazione vescicale . Sperimentata in numerose applicazioni,gradita ai pazienti in quanto non invasiva e di facile applicabilita’,viene annoverata tra la terapie fisiche e riabilitative che assumeranno sempre piu’ importanza in medicina e biologica.Le nuove frontiere mediche sono sempre piu’ orientate verso una Medicina fisica e biotecnologica ,piuttosto che in una riproposizione di una medicina “chimica“ e“ farmacologia classica“. La Magnetoterapia,come terapia “ naturale “,non va confusa con proposte piu’ o meno esoteriche,prive di prove scientifiche e non basate sulle evidenze clinico-sperimentali.Puo’ essere applicata anche in associazione con altre proposte terapeutiche,come l’agopuntura o l’omeopatia,che hanno un riconoscimento ufficiale in molte realta’ internazionali e che presentano suggestive analogie con i meccanismi di azione della magnetoterapia ( sono in corso osservazioni scientifiche a questo proposito ).Tuttavia ,la magnetoterapia trova una propria collocazione all’interno della medicina ufficiale ed accademica.
APPLICAZIONI
In base alla letteratura scientifica internazionale (vedi riferimenti bibliografici allegati),la casistica dei trattamenti comprende :
Artropatie degenerative ( artrosi ) ed infiammatorie (artriti,reumatismo articolare acuto,artrite reumatoide)
Periartriti ( scapolo-omerale ),Tendiniti,Epicondiliti
Ritardo di consolidamento delle Fratture e loro complicanze ( pseudoartrosi )
Pesudoartrosi congenita
Innesti ossei
Artrodesi vertebrali lombari.
Osteroporosi
Necrosi ossee avascolari.
Prevenzione delle infezioni nella protesi d’anca
Osteotomie femorali
Malattie del collageno e delle cartilagini articolari
Traumi muscolo-tendinei
Nevralgie post-erpetiche
Edemi post-traumatici e post-chirurgici
Ematomi
Edemi da insufficienza venosa periferica
Riabilitazione vescicale da prostatectomia e nelle lesioni midollari
Recupero di lesioni croniche nel malato oncologico sottoposto a radioterapia
Riequilibrio del ritmo sonno-veglia
Riequilibrio neurovegetativo nelle manifestazioni psicosomatiche , psico-neuroendocrine ed immunologiche.
Ringiovanimento cutaneo non-ablativo,cellulite.
CONTROINDICAZIONI
Le controindicazioni assolute all’uso sono rappresentate dai casi in sui il soggetto sia portatore di pace-maker,di protesi metalliche valvolari o vascolari,di protesi dotate di circuiti elettrici, in corso di gravidanza ed in eta’ pediatrica. Le controindicazioni relative e le precauzioni d’uso riguardano le vecchie protesi ferromagnetiche d’anca o di ginocchio. (Prima di trenta anni fa) Le protesi di ultima generazione ( ad esempio al titanio )non pongono problemi sia nella diagnostica, ne’ tanto meno nel corso di magnetoterapia. In quest’ultimo caso,a scopo ulteriormente cautelativo,è opportuno che l’applicazione magnetorapica non venga effettuata direttamente sulla regione anatomica sede della protesi;sebbene in campo chirurgico-oprtopedico recenti esperienze messe in atto negli ultimissimi anni,stiano a dimostrare addirittura un effetto terapeutico diretto sulle stesse regioni anatomiche sedi di protesi nel post-intervento ,al fine di consolidare la protesi stessa ed evitare infezioni ( si tratta ovviamente di casi selezionati ,come in caso di soggetti portatori di deficit immunitari o di diabete ). Infine, l’utilizzo a lungo termine di impulsi elettromagnetici ad ancora piu’ basse intensita’ e frequenza,come avviene nei trattamenti della osteoporosi,non è limitato dalla presenza di protesi.
APPENDICE TECNICO STRUMENTALE
Gli strumenti per l’emissione di onde elettromagnetiche a bassa frequenza e bassa intensita’,sono costituiti da uno stadio oscillatore che eroga una onda quadra,con frequenza di oscillazione compresa tra 5 e 100Hertz.Lo stadio oscillatore è gestito da un timer,per programmare la durata della applicazione,che comanda l’impulso elettrico nel solenoide utilizzato per dare origine ad un campo magnetico.Il solenoide è una bobina formata da un conduttore filiforme a spire fitte su un supporto tubolare ad asse rettilineo;il supporto è costituito da un nucleo,aperto o chiuso,di materiale ferromagnetico:si tratta di un elettromagnete che crea un campo elettrico.L’applicazione avviene attraverso emettitore piatto con doppia polarita’ da applicare sulla superficie corporea da trattare. La polarita’ positiva o NORD va posta direttamente sulla zona da trattare. La magnetoterapia ad alta frequenza o a radio-frequenza e bassa intensita’,si basa sulla emissione di onde radio a frequenze comprese tra 18 e 900 MHZ.Lo stadio oscillatore genera onde quadre a frequenza comprese tra i 10 ed i 30 MHZ. Sfruttando il principio dello slittamenti di frequenze ed alla presenza di notevoli frequenze armoniche,al termine dello stimolo troveremo un segnale potenziato che puo’ raggiungere i 900 MHZ ( solitamente nelle apparecchiature portatili si utilizza un frequenza standard pari a 20 MHZ ):L’applicazione avviene attraverso “ antenne “ che veicolano lo stimolo sulla superficie corporea oggetto di trattamento. Gli effetti terapeutici dei due tipi di emissioni sono in larga parte sovrapponibili.Si evidenzia,dalle esperienze cliniche,un maggior impiego delle basse frequenze per le forma acute con presenza di edema e flogosi;le patologie cosidette “ umide “ essendo ricche di acqua si giovano dell’effetto magnetoterapico a bassa frequenza per la loro particolare capacita’ di interazione con il mezzo liquido,in quanto l’acqua si comporta da “ dipolo “ magnetico naturale.
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